LA MALATTIA TRA LE NOTE DELLA MUSICA

L’aiuto della scienza

La scienza potrebbe non essere la soluzione a tutto, ma è in grado di risolvere
l’inspiegabile e indagare sull’ignoto.
Tramite una ricerca scientifica dell’Humanitas e di altre associazioni, si è arrivati alla
conclusione che una delle malattie più diffuse in questo periodo è l’Alzheimer, più comune
con esordio prevalentemente in età presenile (oltre i 65 anni).

La malattia spiegata agli italiani

Durante il Festival di Sanremo 2025, il Festival della canzone italiana che quest’anno ha
luogo dall’11 al 15 febbraio, Simone Cristicchi, un noto cantautore italiano, in una delle sue
canzoni ha affrontato l’importante tematica della demenza senile. Nel testo, l’autore fa
riferimento alla madre, affetta da Alzheimer, argomentando tutte le conseguenze dovute a
tale malattia. Cristicchi in “Quando sarai piccola”, spiega le difficoltà della demenza senile
che sua madre deve affrontare ogni giorno, combattendo contro la morte. L’autore
commenta quanto difficile sia la vita di lei, ma anche quella di Cristicchi stesso, dovendo
accudire l’anziana signora. Non è una situazione facile. Nel testo della sua canzone, ci
spiega il suo dolore nel ripetere mille e mille volte il nome a sua madre perché se lo
dimentica, ma nonostante ciò lui c’è sempre per lei, la sostiene in tutti i modi, accudendola
e diventando il “bastone della sua vecchiaia”. Vengono così affrontati vari aspetti: non solo
le condizioni della madre di Cristicchi, ma anche il punto di vista dell’autore e la rabbia che
prova, ma comunque sempre pronto a “tenere sua madre per le braccia”, perché lei gli ha
donato la vita, ed è giusto che lui la aiuti ad affrontare la sua.

L’esibizione di Simone Cristicchi nel corso della prima serata, è tra i video più visti sul
canale Youtube della Rai, un percorso che gli fa ben sperare per la sua carriera futura. Il pubblico intero e non solo, è stato catturato dall’atmosfera data dal testo della canzone,
tant’è che si è dovuta rifare l’intervista per ben tre volte, visto che la maggior parte dei
presenti ha pianto

Il tema della canzone è tanto personale quanto universale. Sono numerosi infatti coloro
che si sono immedesimati nel cantante, sia emotivamente che mentalmente, mettendo in
tavola situazioni difficili da spiegare. In questo caso si parla di Alzheimer, una malattia che
colpisce all’improvviso ed è inarrestabile, ti porta via tutto, porta via te stesso. Prendere
queste malattie seriamente e introdurle in importanti eventi come il Festival di Sanremo, è
qualcosa che fa onore alla Rai e alla televisione stessa, capace di affrontare
delicatamente e con attenzione tali tematiche, e la malattia è solo una delle tante di cui se
ne parla e che merita una certa importanza e giusta attenzione. Niente deve esser dato
per scontato e Cristicchi ce ne ha dato la prova, raccontandoci ciò che sta vivendo. È una
canzone che arriva al cuore, ci tocca dentro e ci fa riflettere. Con le sue parole, le
descrizioni, le emozioni, ci cattura completamente mettendoci davanti agli occhi la realtà,
le disavventure della vita, perché non tutto è rose e fiori, neanche per una celebrità. Ma è
giusto portare un argomento serio davanti agli spettatori tramite una canzone? È
appropriato utilizzare un testo cantato come “canto di battaglia” contro le malattie? Far
capire a tutti ciò che si prova? La questione è al centro di critiche e commenti negativi: è
davvero necessaria una canzone a far capire alla gente la gravità delle malattie?
Sicuramente aiuta a non prendere tutto per scontato, ma è necessario? Quanto è
importante usare la musica come strumento di attualità e critica verso la vita e le difficoltà
che si affrontano?

Di Andreoli Michela Angela, Aprile Federica, Trovè Sofia

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